Premio Nazionale del Design Nautico
VI Edizione

Tema:
“DAY BOAT”
USCITE GIORNALIERE, WEEKEND E CAMPEGGIO NAUTICO
Ideato e curato da Claudia Ciccotti Design

I Progetti.
Categoria Professionisti
Michela Ricci, Matteo Cota e Paola D’Agata
“Sea Camp”
Michela Ricci, Matteo Cota e Paola D’Agata sono tre giovani designer laureati nel triennio all’ISIA di Pescara in Prodotto e Comunicazione.
Michela Ricci e Paola D’Agata hanno proseguito gli studi presso lo stesso istituto con la specialistica in “Multimedia design” e
successivamente hanno conseguito un master in “Digital Marketing”.
Matteo Cota laureato magistrale in “interior e Urban Design” presso l’accademia Santa Giulia di Brescia è inoltre, ad oggi, Socio
Professionista Senior di AIPI “Associazione Italiana Progettisti d’interni”.
Nel 2021 hanno fondato la MIMAPA DESIGN FARM, un’agenzia creativa di comunicazione ed interior design.
Polifunzionale, flessibile e sorprendente, SeaCamp è una day boat che permette agli appassionati di nautica di effettuare brevi vacanze, uscite giornaliere e weekend di relax all’insegna del sole.
Il campeggio nautico è stato il concetto principale che ci ha guidato nella progettazione. Il nostro obiettivo infatti è stato quello di creare una barca che permettesse di vivere un’esperienza indimenticabile, il più possibile a contatto con la natura. Un vero e proprio
campeggio marino in cui poter dormire sotto le stelle e cucinare all’aperto.
Uno degli elementi che ci ha permesso di raggiungere questo obiettivo è stata la copertura mobile dell’upper deck che permette di giorno, di godere pienamente del sole, creando una vera e propria zona solarium e di notte, di poter dormire sotto il cielo stellato grazie alla chiusura dell’intera zona. La caratteristica della copertura trasparente infatti permette sia di poter godere del riparo durante le ore notturne, come in una tenda da campeggio, sia di poter osservare il cielo stellato.
Una visione sicuramente suggestiva prima di addormentarsi. Sempre secondo i concetti del campeggio e dello stare insieme all’aria aperta e a contatto con la natura, SeaCamp è una dayboat provvista di due cucine, una nel sottocoperta e una nell’upper deck. L’obiettivo è quello di creare una convivialità outdoor, vista mare e di sera, vista stelle.
L’ecosostenibilità è stato un pilastro portante nella progettazione della SeaCamp che è infatti dotata di varie accortezze. La barca è innanzitutto equipaggiata con biciclette elettriche e relativa colonnina per la ricarica, in un apposito vano a scomparsa, nella poppa della barca. La posizione di queste ultime facilita sia l’uscita che l’entrata nella barca delle bici.
La navigazione è facilitata dall’utilizzo di pannelli solari che permettono un approvvigionamento energetico sostenibile.
Il legno utilizzato è di canapa, materiale ecosostenibile dotato di un tempo di crescita molto più rapido rispetto ad altri legnami.
La tinteggiatura sia dell’interno che dell’esterno è realizzata con una pittura naturale sempre a base di canapa che ha notevoli caratteristiche come: resistenza alle radiazioni UV ed agli agenti atmosferici, idrorepellenza e traspirabilità.
Gli spazi sono stati progettati per essere flessibili e permettere alle persone di sfruttare il più possibile lo spazio esterno. Oltre alla chiusura notturna dell’upper deck, è infatti possibile aumentare la superficie della poppa aprendo i laterali della barca.
Seacamp significa riscoprire e riappropriarsi di una flessibilità che nelle rigide strutture cittadine viene a mancare.
Seacamp significa riscoprire la libertà di dormire sotto un cielo stellato, cucinare all’aria aperta e rilassarsi nella vasca idromassaggio al chiaro di luna.
Seacamp è un viaggio all’insegna del campeggio nautico.
Categoria Studenti
Rebecca Febo, Federico Battaglino
Blade 32
REBECCA FEBO giovane designer pescarese, dopo aver concluso gli studi di prodotto e comunicazione in ISIA Pescara design si appassiona al prodotto industriale, particolarmente in progettazione nautica. Da qui intraprende il percorso da yacht designer inizando un master nella stessa sede. La sua passione è la musica e il carattere distintivo dei suoi progetti sono linee dinamiche e morfologie futuristiche.
FEDERICO BATTAGLINO nato a Foggia il 18 Gennaio del 2001, ha conseguito il diploma tecnico di geometra presso I.I.S.S. Giannone-Masi di Foggia. Successivamente si è iscritto alla facoltà di design del prodotto e della comunicazione presso l’ISIA Pescara Design laureandosi con votazione di 110 su 110 con lode. Intraprendente, ambizioso, attratto dalle novità e appassionato di fotografia, esplora costantemente varie discipline contaminando così la progettazione e il lavoro creativo.
Relazione descrittiva del progetto
La dayboat Blade 32 è un natante che permette agli ospiti di vivere un’esperienza dal massimo comfort e dalle grandi prestazioni. Progettata per soddisfare alti standard qualitativi, dispone soluzioni funzionali per un viaggio in totale relax. Dal design unico ed accattivante, gli spazi sono stati progettati pensando alle necessità e bisogni dell’utente.
La morfologia di questa imbarcazione conferisce dinamicità e pulizia nelle linee regalando uno stile moderno e minimale. Blade 32 dispone di prestazioni tecnologiche all’avanguardia. Sono presenti ali ribaltabili per ampliare la vivibilità nel pozzetto di poppa con scala bagno automatica a scomparsa.
A mezzeria è presente una zona dining, attrezzata da cucina e tavolino dotato di sistema elettronico che permette di espandere la sua superficie di appoggio, arrivando ad ospitare un massimo di cinque persone a tavola. Le vetrate della tuga dispongono di un sistema oscurante per ottimizzare la visibilità del comandante alla guida in postazione di comando, proprio dietro la zona dining. Il natante sfrutta a pieno tutte le superfici di cui dispone: a prua è stato realizzato su misura un ampio prendisole.
Si accede sottocoperta, attraverso una porta elettrica scorrevole situata alla sinistra della plancia di comando; all’interno è presente un’ampia zona living multifunzionale che grazie ad un sistema a scomparsa del tavolo centrale permette di trasformare la zona dinette in zona notte. Gli ospiti a bordo hanno la possibilità di disporre i loro effetti personali all’interno di un armadio e numerosi gavoni a scomparsa presenti lungo tutta l’imbarcazione. In quest’area infine, è presente un bagno accessoriato e moderno con veduta esterna. I materiali principali sono carbonio per la murata, teak per la pavimentazione e varie plastiche e tessuti per gli accessori e arredi interni.
Alessandro Zabatta, Roberto Leva
“Althaea”
Alessandro Zabatta nasce ad Avellino il 24 gennaio 2001, e vive a Calitri (AV), dove studia al Liceo Scientifico “A.M. Maffucci”, prima di laurearsi in Design presso l’università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Frequenta il master di Yacht Design presso la sede di Pescara dell’ISIA.
Fin da piccolo coltiva la passione per il disegno, realizzando molti fumetti con personaggi Disney e Dylan Dog. Coltiva anche una forte passione per il calcio, sport che pratica a livello dilettantistico fra i campi di Campania, Abruzzo e Basilicata.
Roberto Leva nasce ad Isernia il 28 settembre 2000, e vive a Fornelli (IS). Si diploma al Liceo Scientifico “E. Majorana” di Isernia, prima di laurearsi in Design presso l’università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Frequenta il master di Yacht Design presso la sede di Pescara dell’ISIA.
L’idea di partenza del progetto, divenuta infine Althaea, è quello di offrire agli utenti un prodotto adatto a uscite giornaliere, brevi vacanze in totale relax e campeggio nautico.
Althaea è la sintesi perfetta di comfort, eleganza e funzionalità, sfruttando appieno i suoi spazi minimi e servendosi di più configurazioni adattabili a seconda della necessità, per rendere indimenticabile l’esperienza di vita in mare. Caratteristiche fondamentali del progetto dunque sono la flessibilità e la multifunzionalità degli spazi in modo da essere efficiente al massimo in ogni contesto si trovi: in mare aperto, in aree lacustri od ormeggiate per poter scendere a terra ed accamparsi in aree dedicate nella natura, Althaea fonde così la vita di mare con la vita sulla terraferma.
Sovraccoperta è presente, a poppavia, una spiaggetta su cui troviamo un ampio gavone storage per le dotazioni da campeggio e sportive, come tavole da surf, attrezzature snorkeling, tende e sacchi a pelo. Dalla linea che disegna lo storage parte la dinette esterna per 6 persone trasformabile in un ampio divano esterno. La cucina è provvista di un barbecue smontabile per poterlo usare a terra, e un lavabo a scomparsa, forno e mini frigo, e si integra alle sedute per il comando dell’imbarcazione. A proravia, un ampio prendisole.
Scendendo sottocoperta dal tambuccio troviamo una zona giorno comprendente una dinette interna, un angolo bar, gavoni storage e un bagno. Infine, a poppa via è presente una cuccetta con letto matrimoniale, televisione e armadi contenitori.
Lo stile si basa su un design semplice, minimale, lineare e funzionale, utilizzando una linea morbida che crea continuità tra le varie componenti.
Althaea prende il nome da una pianta, l’altea appunto, una Malvacea con molte proprietà benefiche e lenitive, e con cui venivano in passato realizzati i marshmallow, dolci di zucchero che più si sposano con l’idea di campeggio. Altea è anche un personaggio della mitologia greca, indicata come “colei che cura”, come può essere curativo e purificante una fuga dalla vita della città e una giornata trascorsa in mare aperto.
Adriano Monti
“Sunny”
Nato a Benevento il 17/10/1998, appassionato di musica, automobili e motoristica fin dall’ infanzia, suona la chitarra e studia musica dall’età di otto anni. Nel 2017 consegue la Maturità Classica presso il Liceo “F. De Sanctis” di Sant’Angelo dei Lombardi, successivamente nel 2022 si laurea in “Disegno Industriale e Ambientale” presso l’Università “Edoardo Vittoria” di Ascoli Piceno, dove scopre la passione per la nautica da diporto.
Il progetto prende ispirazione dai piccoli natanti e motoscafi che popolano i porti e le coste del Mediterraneo. Il suo utilizzo è principalmente votato ad una fruizione sovracoperta. Da qui l’idea di chiamarla “Sunny”, un nome che potesse trasmettere la sua natura di barca da vivere all’aria aperta, durante i caldi periodi primaverili ed estivi. Si tratta di un’imbarcazione a motore di 10 m di LOA e 3,20m di BOA, dotata sottocoperta di una cabina doppia e di un bagno. Lo stile è il risultato di poche e semplici linee, lievemente curve, dritto di prua verticale, murate pulite e una linea di trincarino tesa, interrotta nella sezione maestra da un tratto obliquo. La zona poppiera è contraddistinta da un abbassamento della sheerline che garantisce una visuale più aperta sul mare e i suoi paesaggi. Sono inoltre presenti cucina a due fuochi e doppio lavello, che consentono di cucinare in totale comodità. Completano il tutto le due dinette in grado di ospitare fino ad otto persone.
Sottocoperta un letto a due piazze ed un bagno consentono di espandere l’utilizzo prolungando le uscite in mare, per i week-end o eventualmente ripararsi dalle intemperie improvvise.
Nome | “Sunny” |
LOA | 10m |
BOA | 3.20m |
LWL | 9.50m |
DISP | 3000kg |
Cabine | 1 |
People | 8 |
Materiali | Alluminio, Teak, Nylon riciclato |
Milena Capano
“Nereide”
Nata a Foggia (FG) il 18 marzo 2000. Ha conseguito la laurea triennale in Design presso l’Università degli Studi G. D’Annunzio lo scorso anno. Attualmente sta frequentando il Master di I° livello in Yacht Design presso l’ISIA di Pescara. Appassionata al mondo della progettazione, della nautica e dell’interior design.
Le day boat sono le barche più gettonate del momento e, tra le tante, spiccano quelle che riescono a conciliare al meglio prestazioni e comfort, qualità essenziali contenute nel progetto. Nereide nasce proprio dall’idea di voler trovare soluzioni adeguate non solo per le uscite giornaliere, ma anche per brevi crociere e per weekend da vivere comodamente a bordo, in famiglia o con gli amici. Per di più, con la Nereide è possibile vivere anche l’esperienza di campeggio nautico, ancora troppo sottovalutato e poco diffuso.
L’accessibilità alla day boat è garantita da una scala passerella rientrante automatica multifunzione che, regolando l’estensione, l’altezza e l’angolazione dei gradini, si trasforma in pedana di camminamento. Sul terrazzino di poppa troviamo poi un sostegno a muro amovibile per biciclette pensato per permettere agli utenti di visitare luoghi in completa autonomia e compiere della salutare attività fisica una volta attraccati. Il main deck è composto da una dinette con cucina dotata di un lavello mono vasca, una cappa a scomparsa, un forno, una piastra a induzione a due fuochi portatile (per permettere agli utenti di poterla trasportare facilmente a terra in caso di campeggio nautico), un mini frigo, degli appositi spazi per la conservazione dei cibi e delle bevande e uno spazio addetto alla deposizione di tavolo e sedie pieghevoli da utilizzare in campeggio. Sempre nella dinette troviamo un comodo divano trasformabile in divano-tavolo oppure in divano-letto (usufruibile da eventuali ospiti a bordo) grazie a un sistema che permette al piano di alzarsi (configurazione divano-tavolo) e di abbassarsi aggiungendo la cuscineria per poter usufruire del divano-letto. Nereide è, inoltre, dotata di un bagno con lavabo, wc e doccia. Percorrendo un corridoio è possibile accedere alla cabina matrimoniale dotata di TV, scrivania, pouf ed appositi spazi per lo stivaggio. Andando verso l’estrema prua ritroviamo la cabina di comando con la consolle, due sedute e un’area relax a fianco alla consolle con divani e tavolino. Sul terrazzino di poppa è presente una scaletta per poter accedere al flybridge tramite un passauomo. Il flybridge è dotato di un ampio prendisole con appositi portabevande, un’ampia divaneria con tavolini, un barbecue dotato di mini frigo, lavello monovasca e griglia in ghisa, perchè non c’è niente di meglio di un barbecue in compagnia a bordo della Nereide. Verso prua troviamo una mini consolle per il comando con apposita seduta; di fianco è presente uno spazio adibito alla conservazione di oggetti (salvagenti, attrezzature per sport acquatici, ecc.) Sul trincarino delle murate laterali del flybridge sono presenti delle basi di montaggio dove è possibile agganciare dei pali in alluminio verniciato con un’altezza che varia da 140 ai 220 cm ed installare una tenda parasole. Per facilitare al massimo l’operazione di montaggio delle tende è stato inserito un sistema di tensionamento delle tele. Lo scafo e l’esterno della sovrastruttura sono realizzati in alluminio. Le ampie finestrature permettono alla luce naturale di illuminare quanti più spazi interni. L’illuminazione notturna è garantita da sistemi a luci LED installati in coperta e sottocoperta. L’ormeggio del natante è possibile sia da prua che da poppa grazie a delle bitte. Per quanto riguarda la prua, le bitte presenti sono poste in una rientranza sulle murate laterali dotate di un portello che al momento dell’ormeggio viene aperto verso l’esterno garantendo così l’accessibilità alle bitte.
Gaia Bucci, Beatrice Paganesi
“Ardea”
Gaia Bucci.
Diplomata al Liceo Artistico di Vasto, indirizzo Architettura e Ambiente; ho proseguito il percorso formativo nella facoltà di Design della Univerisità G. D’Annunzio di Pescara, conseguendo la laurea triennale in Design, con la tesi sulla progettazione dell’Houseboat Inside the nature. Successivamente ho conseguito la laurea magistrale in Multimedia Design presso l’ISIA di Pescara. Da questa breve descrizione emerge la mia passione per l’architettura e il design nautico.
Beatrice Paganesi
Percorso scolastico:
Diplomata in scultura al Liceo artistico di Bergamo e laureata all’Accademia di belle Arti di Brescia in Arti Visive con successivi studi di specializzazione in ceramica e scultura a Perugia.
Esposizioni/mostre:
->2016, Super Potere! Mostra dell’arte ri-generata, Ex Carcere di Sant’Agata, Bergamo
->2017, Miscibili, MAC- Museo d’Arte Contemporanea, Lissone (Mi)
->2018, esposizione studenti, LABA House, Brescia
->2022, esposizione ceramiche per yacht, Cannes Yachting Festival, Francia
Esperienza lavorativa:
Nel 2019 ho creato un laboratorio artistico per la realizzazione e vendita dei miei prodotti in ceramica, un lavoro basato sulla progettazione di prodotti artistici e di design con lo scopo di valorizzare l’arte contemporanea.
Estendo successivamente l’attività con l’apertura di un Temporary Shop ed E-commerce.
Attualmente iscritta al Master accademico di primo livello in Yacht Design all’ISIA di Pescara.
Ardea è una barca realizzata nel rispetto dell’ambiente, con materiali di riciclo, plastici ed organici. I rivestimenti e finiture sono realizzati in legno sostenibile e rinnovabile. Il design ed i metodi innovitavi con soluzioni intelligenti, rendono Ardea è una Day Boat spaziosa, funzionale ed elegante. A poppa, troviamo una zona living che a seconda delle necessità si trasforma in zona notte e zona pranzo, offrendo uno spazio per quattro posti a sedere. Elementi di design studiati in base alla forma delle ali di un particolare volatile, da cui prende il nome anche la barca: Airone, in latino Ardea.
In caso di pioggia, una copertura viene legata tramite ganci alla struttura della barca. Un piccolo bagno sottocoperta a fianco della postazione di comando, con un piccolo lavabo e il WC. Alle spalle della zona di comando troviamo la cucina con un lavabo, piano a induzione, un piccolo frigorifero, e tavolo con due sgabelli. Grazie ad Ardea navigherai con la consapevolezza di non causare danni all’ambiente e inoltre usufruirai anche delle tecnologie ecosostenibile presenti a bordo come i pannelli solari posizionati sopra al T-TOP.
Cristina Esposito
“Anemone”
“Anemone” è il tentativo di portare i comfort dell’abitazione sulla terra, in un edificio abitativo pensato per essere collocato in mare, quindi galleggiante. Da questa idea prende spunto anche il nome, che fa riferimento ad un fiore la cui specie, con diverse forme, si è sviluppata sia sotto le acque del fondale marino che sulla terra ferma.
La struttura presenta una scocca esterna in vetroresina che abbraccia delle vetrate che circuiscono lo spazio sottostante che comprende: bagno, sala open space (con divano e parete attrezzata utilizzata come divisorio) bancone con sgabelli e cucina. Nella parte superiore troviamo invece una zona “relax” con lettini per godersi il sole, con una copertura che garantisce un’occorrente zona d’ombra, e un angolo dedicato al controllo.
La presenza di pannelli fotovoltaici permette di raccogliere una quantità di energia solare da poter riutilizzare. I materiali scelti per l’arredo interno minimalista sono perlopiù il legno e l’acciaio.
Carmine Manna
“Blade”
Nato il 21 luglio 1999 a Grottaglie, un paese in provincia di Taranto, diplomato nel 2018 al Liceo Scientifico G. Moscati, da sempre appassionato di disegno e arte si è laureato presso l’università D’Annunzio in Design industriale. Nel periodo di studi ha sviluppato la sua passione per il design e soprattutto per il design automobilistico e per il design nautico.
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BLADE è la denominazione di questa imbarcazione concepita per creare un connubio tra prestazioni, praticitò, abitabiltà, comfort e stile. Pensata per brevi gite nautiche e per escusioni giornaliere BLADE è considerabile un Day boat o un Day cruiser in quanto consente all’ utenza di godersi un’esperienza nautica senza il bisogno della pattente nautica per essere comandata in quanto rientra nella categoria dei natanti ( 10 metri di lunghezza, 3,5 metri di larghezza) senza avere il possesso della patente nautica.
Questa imbarcazione comunica un linguaggio estetico-morfologico razionale e minimale sia nelle forme e nelle linee adottate per lo scafo, che per quanto riguarda le scelte di interior design usate per gli spazi esterni e per quelli interni, mantenendo una coerenza, attraverso i materiali, le finiture e le forme tra l’esterno e l’interno.
Il layout distributivo esterno è formato da spaziosi lettini prendisole, una spiaggetta antistante, una seduta per due persone dotata di piani di appoggio ai lati. Nella parte esterna è inoltre situata la zona di comando, nella quale vi è collocata la consolle di governo con una seduta dedicata e una seduta per il passeggero. Per la protezione da vento e schizzi è stato adottato una vetratura che percorre le fiancate, richiamando le vetrature di barche sportive.
La sottocoperta offre uno spazio open space formato da una dinette spaziosa che può all’ occorrenza ospitare fino a quattro utenti; questo spazio può essere convertito a zona notte attraverso l’abbassamento del piano d’appoggio centrale e l’aggiunta di un materasso, consentendo all’ utente di avere a disposizione una ampia cabina armatoriale. La parte interna è dotata di una cucina di ridotte dimensioni ma completa di ogni tipo di servizio: lavandino con lavavo a incasso, fornello a induzione a due fuochi, cappa a scomparsa, spazi storage per posateria e stoviglie, mini-frigo, cantinetta vini a incasso. L’imbarcazione dispone di un piccolo bagno dedicato nella parte interna. La luce naturale è data dall’ampia vetrata che permette di godersi la vista delle stelle durante la notte, come in un campeggio, all’occorrenza la vetrata può oscurarsi in quanto fotocromatico.
BLADE offre una navigazione versatile, consentendo all’utenza di svolgere rilassanti uscite giornaliere, e al tempo stesso di divertirsi grazie alle sue alte prestazioni date dai due motori Volvo Petrol V8 dando una potenza complessiva di 760 hp e raggiungendo una volocità massima di 40 nodi, velocità che permette a questa imbarcazione di sfercciare e tagliare il mare come una lama.
Simone Di Carlo, Lorenzo Kraja
“Ash”
Mi chiamo Simone Di Carlo, ho 23 anni. Ho frequentato le scuole superiori presso il liceo scientico Corradino D’Ascanio, nella città di Montesilvano in provincia di Pescara.
Dopo aver terminato gli studi mi sono cimentato nella facoltà di design presso l’ISIA di Pescara, dove ho intrapreso un percorso triennale in design del prodotto e della comunicazione.
Ho conseguito presso quest’ultima una laurea di primo livello, mi sono poi iscritto al biennio specialistico in design del prodotto, che sto attualmente frequentando. Ho una passione per il disegno e punto ad arricchire le mie conoscenze per quanto riguarda il mondo della modellazione tridimensionale, per cui nutro un grande interesse.
Sono Lorenzo Kraja, ho 23 anni. Ho frequentato le scuole superiori presso il L’alberghiero “I.I.S.S.Michele De Nora” ad Altamura (BA).
Successivamente mi sono iscritto ad ISIA Pescara avendo una grande passione per il design, tutto questo è nato dalla voglia di migliorare la vita delle persone e rendere il mondo un posto migliore.
Sono appassionato di computer grafica applicata in tutti i campi, dalla comunicazione agli effetti speciali ma personalmente mi interessa in particolare il mondo dell’automotive.
Trattandosi di una imbarcazione fluviale, tra le varie ispirazioni per la dayboat “Ash” è saltata all’occhio la figura dell’airone, più precisamente quella dell’airone cenerino.
Il suo corpo ha una forma sottile, il becco e la testa seguono una linea continua e affusolata, che si conclude con una lunga e sottile cresta. Le sue piume sono grigiastre nella parte superiore e bianche in quella inferiore, le zampe e il becco sono gialli.
Questo airone ha dato l’ispirazione anche per il nome che è stato scelto (“Ash”, ossia la traduzione in inglese della parola “cenere”) e per i colori (grigio scuro e il giallo ambra).
La dayboat Ash, è stata progettata per una comoda permanenza, che sia per una sola giornata o per più giorni. Appena saliti sulla barca si viene accolti da un’isoletta che ci permette di accedere nella zona con le cabine o di salire le scalette che portano fino al tetto.
All’ingresso ci si presenta il piano cucina con affianco un divano letto, il quale si può aprire all’evenienza con un semplice meccanismo a libro. A seguire troviamo il bagno, in cui è possibile accedere tramite una porta scorrevole, gli spazi del bagno sono stati ottimizzati in modo da riuscire ad avere doccia, lavandino e tazza in uno spazio ristretto ma in cui si può tranquillamente passare.
Percorrendo il corridoio, sulla destra troviamo la porta a scorrimento che ci permette di accedere alla cabina con il letto matrimoniale, che appunto permette a due persone di dormire comodamente e in tranquillità. Infine, dopo aver percorso tutto il corridoio, arriviamo nell’ area di pilotaggio, dove troviamo la plancia di comando e due sedute, per permettere a più persone di stare insieme e di fare compagnia al timoniere.
Per quanto riguarda la vetrata presente davanti alla plancia di comando, è stato pensato un passaggio che permette di accedere nella parte finale della prua, in modo tale da poter facilmente accedere alle bitte a prua.
Mauro Santoferrara
“Trilogy”
Sono Mauro Santoferrara, studente di design del prodotto e della comunicazione all’ISIA di Pescara. La mia avventura nel mondo del design è iniziata alle scuole superiori, dove ho scoperto la mia passione per il design e per la comunicazione. Da allora, il mio percorso di studi mi ha portato a sviluppare competenze in varie aree del design, come la modellazione 3D, il disegno a mano libera e la prototipazione rapida.
L’innovazione e l’armonia di una dayboat ecologica e futuristica.
Trilogy è una dayboat che combina forma e funzione in un’armonia perfetta in cui riesce a coniugare estetica e praticità, risultando ideale per gli appassionati di design e nautica.
Il nome “Trilogy” deriva dall’unione di “triangolo” e “logia”, il triangolo, inteso come figura elementare, racchiude in sé l’aspirazione umana a elevarsi verso l’alto, in perfetta sintonia con la vocazione di questa dayboat ad esplorare brevi tratte costiere e regalare il piacere di una navigazione senza vincoli.
Il triangolo caratterizza lo scafo e sorregge l’hard top, conferendo leggerezza e slancio aerodinamico, oltre ad essere da supporto per i pannelli fotovoltaici. Questi pannelli, insieme al motore a idrogeno, garantiscono l’autonomia della barca, permettendo di navigare in modo sostenibile ed ecologico.
Lo stile della Trilogy è caratterizzato da un approccio minimalista, elegante e futurista. Importante è l’ispirazione al manto delle orche, in cui l’alternarsi di colori bianco / nero e la presenza di forme organiche creano un contrasto visivo unico e distintivo, catturando l’attenzione e suscitando un senso di eleganza e raffinatezza, pur mantenendo una sensazione di pace e serenità.
La filosofia alla base della Trilogy è quella di creare un’armonia tra uomo e natura, promuovendo il benessere dell’individuo e il rispetto per l’ambiente. Le scelte progettuali della Trilogy sono il risultato di una profonda riflessione sul ruolo della tecnologia e della sostenibilità nel mondo contemporaneo, e sull’importanza di valorizzare il tempo trascorso in mare come occasione di crescita personale e di connessione con la natura.
Lucilla Tulipani
“Sightseer”
Lucilla Tulipani, 21 anni, è una studentessa del secondo anno di design presso l’università degli studi ‘Gabriele d’Annunzio’ di Chieti-Pescara.
Bisentina di origine, ha frequentato il liceo scientifico ad Atri; dopo la maturità decide di intraprendere la carriera universitaria seguendo la sua grande fascinazione per tutto ciò che riguarda la creaitività e la progettualità delle cose, iscrivendosi al corso di laurea triennale in design.
Sightseer, tradotto dall’inglese: persona che sta visitando un luogo interessante, è un concept estetico-morfologico-funzionale di prodotto nautico per il diporto minore. Pensato per la navigazione lenta lungocosta ed in acque interne, si caratterizza per l’ampia spazialità e l’ausilio di tecnologie, le quali concorrono a determinarne le caratteristiche prestazionali ed estetiche.
La tipologia d’utenza cui si fa riferimento è privata, il progetto è infatti pensato per il turismo, relativamente alla navigazione nelle località di interesse paesaggistico e storico-culturale, in chiave di noleggio a breve termine.
La tipologia del multiscafo permette l’ottimizzazione della gestione e separazione delle funzioni: in carena si trovano i locali tecnico-impiantistici e la distribuzione di due cabine ospiti con servizi annessi; sul ponte principale, all’aperto, vi sono le aree sociali: prendisole, cucina con piano bar integrato, dinette e area di governo, riparate da un solar roof, il quale contribuisce a garantire una riserva di energia per il sistema di propulsione ibrida. Le carene ad elevato coefficiente di finezza e la configurazione a catamarano garantiscono stabilità ed efficienza idrodinamica alle basse e medie velocità.
I principali materiali utilizzati sono: composito in fibra di vetro con finitura in gelcoat bianco e nero per le componenti strutturali e per le forniture di coperta; pannelli fotovoltaici; ponte rivestito in teak sintetico; rete in cordura; rivestimenti di ecopelle nautica per le cuscinerie in memory foam.
Sightseer è il risultato dell’unione di requisiti estetico-morfologici ed ergonomico-funzionali al fine di promuovere la relazione utente-prodotto-contesto.
Gianpaolo Sanghez, Cristiano Zizzari
“Habicat”
Gianpaolo Sanghez e Cristiano Zizzari, neolaureati in Disegno Industriale presso l’Università G.D’Annunzio.
Concluso il percorso triennale abbiamo intrapreso il Master in Yacht Design di I livello presso Isia Pescara, in quanto, appassionati ed affascinati dal settore nautico. Un mondo in continua evoluzione il quale adotta una prospettiva che guarda al futuro, ricco di ideazione e progettazione che stimola noi giovani studenti ad esplorare questo mondo in continua progressione.
Il progetto dal nome ‘Habicat’ nasce dalla fusione di due parole: Habitat, inteso come un ambiente estremamente modificabile in base alle proprie esigenze e Catamarano in quanto è un natante appartenente alla categoria del multiscafo. Si tratta di un sistema richiudibile marciante con una lunghezza fuori tutto di 10 m ed un baglio variabile da 2,5 m a 3,5 m.
Habicat è un progetto che nasce dall’idea di trasferire il ‘mood camping’ nel settore nautico con l’obiettivo di renderlo adatto a qualsiasi tipo di spostamento, tra acqua e terra, in totale autonomia.
L’houseboat prevede una movimentazione idraulica dell’intero sistema esterno laterale che permette di chiuderla e trasportarla su strada tramite un gancio da traino con baglio di 2,5 m e aprirla completamente con un baglio di 3,5m adatto alla navigazione.
Habicat è stato concepito come un’ambiente pratico con delle funzioni a scomparsa presenti all’interno. Il layout distributivo si presenta complessivamente libero da intralci, ciò consente di massimizzare lo spazio a disposizione e usufruire delle diverse funzioni a seconda dei bisogni. Inoltre, vi è la possibilità di aumentare la vivibilità all’interno ed avere un contatto diretto con la natura circostante attraverso delle murate estendibili lateralmente.
Gli ingressi sono garantiti da due passerelle telescopiche e da due strutture in acciaio scorrevoli che ne determinano gli spazi esterni a poppa e a prua. Gli interni sono caratterizzati da due vetrate in acciaio, le quali permettono l’accessibilità all’interno del sistema, inoltre, le murate interne presentano dei tagli in cui sono state inserite le diverse funzioni e attività.
L’ ingresso a prua presenta sui lati due postazioni di comando con sedute e poggia-piedi nelle murate ribaltabili. In seguito, sono presenti delle scocche al cui interno sono incassate delle sedute/letti e dei tavoli richiudibili, utili per lo svolgimento delle diverse attività che definiscono la zona living e night.
La zona poppiera è stata suddivisa in due aree:
- Cucina attrezzata con piano cottura, piano d’appoggio, lavello da campeggio, mini-frigo e gavoni contenitivi;
- Bagno composto da elementi componibili come il lavello, poggia-dosatore, wc, poggia-asciugamano e doccia. Per rispettare appieno la privacy si è pensato ad una tenda verticale a rullo oscurante, colta a garantire la massima intimità.
È possibile accedere sul ponte superiore grazie alla presenza di una scala verticale in cui vi è un’area prendisole caratterizzata da due sedute e due rispettivi piani di appoggio a scomparsa sul paiolo, inoltre, vi sono due tende rigide da tetto richiudibili con una membrana solare, utilizzabili per campeggiare anche sull’ houseboat.
Nel complesso il sistema adotta una prospettiva sostenibile, in quanto i materiali scelti dal punto di vista ambientale sono al 100% riciclabili, questa scelta rispetta i principi del progetto e rispetta la filosofia alla base di esso.
Data Sheets
Sistema aperto Sistema chiuso Propulsione
LOA 10 m LOA 10 m Motore elettro-idraulico;
Beam 3,5 m Beam 2,5 m Serbatoio motore elettro-idraulico Hydrosta, capacità 110lt
Disp 7t Pompa motore elettro-idraulico Hydrosta
Heigh 4m Power: 4kW Voltage: 24V Pressure/Flow: 100bar
Max Speed 10knt Pod Azimutali Hydrosta Hydraprop 50 AB
Maria Borrás e Silvia Montanes
“zambrA”
Siamo Maria Borrás e Silvia Montanes, abbiamo 21 anni e siamo due studentesse Erasmus che vengono dalla Escuela Superior de
Diseño de Aragon, Saragozza, Spagna. Attualmente stiamo studiando Product Design all’ISIA. Da quando abbiamo iniziato i
nostri studi in Italia, non abbiamo mai smesso di stupirci della passione che tanti conoscenti hanno per la vela, e che poco a
poco ci hanno trasmesso fino ad arrivare al punto di aver saputo progettare una barca.
Sappiamo che abbiamo ancora molto da imparare su questo tipo di design e prodotti, ma crediamo che un buon modo per iniziare
sia condividere le nostre idee creative e rivoluzionarie per questo settore.
Tutti i nostri studi precedenti hanno avuto a che fare con il mondo dell’arte e del design, che sono sempre stati la nostra più grande passione, motivo per cui siamo soliti conferire a tutti i nostri prodotti finali un’estetica senza trascurare la funzionalità.
La barca “Zambra” è un design dayboat che abbiamo creato con l’intento di offrire una nuova prospettiva al mondo della nautica, allontanandosi dal tipo convenzionale di barca ed invitandovi a vivere un’esperienza di navigazione unica e indimenticabile.
Nella produzione di “Zambra”, abbiamo utilizzato la forma geometrica del triangolo come elemento principale, ispirandoci alle forme dritte e spigolose dei tetti delle tipiche case che disegnavamo da bambini. Uno dei nostri requisiti è stato quello di creare uno spazio accogliente, il più spazioso possibile, dove ci si sente a proprio agio come a casa. Questa forma ci ricorda anche le tipiche cabine o tende che possiamo montare e smontare trasportandole ovunque. Un’altra grande idea che volevamo catturare nel nostro design è il fatto che questa casa potesse essere trasportata per trascorrere qualche giorno sul fiume.
Per quanto riguarda i materiali scelti, abbiamo deciso di innovare, ma tenendo conto dell’ambiente con cui la nostra barca dovrà convivere. Ecco perché abbiamo creato un’intera struttura in vetro ricoperta da mensole in legno che le conferiscono quell’aspetto accogliente e naturale di una baita di montagna.
La distribuzione degli spazi è divisa in due altezze: sull’altezza principale si trova un terrazzo fisso a poppa e uno rivaleggiato su uno dei lati, una cucina attrezzata, un soggiorno, un bagno e diverse zone di riposo. Il piano superiore ha una camera da letto con un letto e un tetto in vetro che dà la sensazione di fluttuare nel cielo. Così, dal letto si può godere della vista panoramica dell’ambiente naturale e sentirsi a contatto con la natura, come se si stesse campeggiando in tenda.
Il design degli spazi di “Zambra” è stato pensato per creare un ambiente confortevole, rilassante e il più spazioso possibile durante la navigazione, per questo abbiamo deciso di nascondere il più possibile tutti i mobili, come il divano o gli elettrodomestici della cucina e soprattutto i comandi della barca che sono raccolti dietro il bancone da pranzo, in modo tale da rimandare il tutto ad un interno di barca convenzionale.
La più grande ispirazione alla base del nostro progetto proviene dall’opera letteraria di Alejandro Zambra sulle palafitte di Chiloé.Una palafitta è una casa costruita, dalle civiltà primitive, su pali di legno, solitamente all’interno di laghi o fiumi.
Il legame tra architettura e ambiente naturale è una delle caratteristiche principali delle palafitte, ed è proprio questo legame che abbiamo cercato di ricreare nel progetto della nostra imbarcazione.
In una delle citazioni da “Bonsai”, Zambra descrive la sensazione di vivere in una palafitta a Chiloé: “Le palafitte hanno la qualità di trovarsi in due luoghi contemporaneamente, nell’acqua e nel cielo, ma al allo stesso tempo non sono in nessuno dei due.” Questa descrizione ci ha ispirato a creare una barca che potesse fornire la stessa sensazione di galleggiare sull’acqua e di essere in contatto con il cielo e la natura.
Angela Arcuri, David Eleuteri
“Fluvia”
Mi chiamo Angela Arcuri, sono nata nel 1999 a San Giovanni in Fiore (CS). Ho conseguito una laurea di primo livello in DESIGN presso l’Università degli Studi “G.d’Annunzio di Chieti-Pescara“ e attualmente frequento il primo anno del Biennio Specialistico in Design del Prodotto presso ISIA Pescara. Sono da sempre stata attratta da tutto ciò che riguarda il mondo dell’arte, dalla fotografia al design in ogni sua forma. L’idea di poter creare e comunicare qualcosa mi ha sempre emozionata e la mia fonte di ispirazione maggiore è stata spesso la natura, con la quale credo di avere un forte legame che mi spinge ad acquisire una crescente consapevolezza ambientale ed ecologica, unita alla riflessione sul ruolo del design oggi. Da qui nasce la mia intenzione di voler progettare un design più responsabile e sostenibile.
Mi chiamo David Eleuteri, sono nato a Foligno (PG) nel 1999. Dopo essermi diplomato al liceo artistico in architettura e ambiente ho frequentato un anno la scuola per restauratori e ho in seguito conseguito una laurea di primo livello in design del prodotto e della comunicazione presso l’ISIA Pescara dove sto frequentando il primo anno di specialistica in prodotto. Sin da piccolo grazie anche all’influenza di mio nonno che mi ha trasmesso le sue passioni sono stato molto legato sia al mondo dell’arte che a quello del design. Sono fermamente convinto che un design ben fatto non sia soltanto un qualcosa di bello da osservare ma soprattutto bello da vivere. Ogni oggetto ha una sua identità un suo carattere un suo modo di essere e per questo è in grado di trasmettere sensazioni, creare atmosfere ed emozionare.
FLUVIA DAYBOAT
Il progetto riguarda l’ideazione di un natante multiscafo pensato sia per uso privato che per la diffusione di un servizio di ricettività turistica in contesti fluviali e lacustri, da qui l’ispirazione del nome Fluvia.
Versatile e adattabile alle diverse esigenze degli utenti, Fluvia scaturisce dall’esigenza di avvicinarsi alla natura e di vivere quello che è il campeggio nautico senza dover rinunciare al comfort e alla possibilità di svolgere diverse attività tipiche del campeggio stesso.
È pensata per una navigazione lenta in acque interne, e nel caso di navigazione non giornaliera alloggia un massimo di quattro posti letto, quindi è adatta a piccoli nuclei familiari, coppie e amici.
È ispirata ad uno stile organico e naturalistico. Oltre alla sicurezza e alla stabilità, una caratteristica di cui si è tenuto particolarmente conto è la funzionalità al fine di sfruttare al meglio ogni minimo spazio in piena comodità.
Per quanto riguarda il layout notiamo la sua disposizione su due livelli. Vi si può accedere da poppa grazie ad una scaletta rientrante automatica multifunzione che si trasforma in pochi secondi in una passerella. La poppa è attrezzata con tavolo e sedie ripiegabili che all’occorrenza si possono scendere a terra. Sempre a poppa è prevista la possibilità di alloggiare le bici, grazie alla predisposizione di un supporto posteriore. Inoltre tutta questa zona esterna è coperta da un tendalino con apertura automatizzata per proteggere dal sole e dalle intemperie.
Per quanto riguarda gli interni troviamo la dinette con cucina a vista, con un grande divano letto contenitore per lo stivaggio, tavolo da pranzo richudibile, e sedute. Andando avanti si può notare la presenza di una panca multifunzionale, poichè oltre ad essere un piano dove potersi sedere e rilassarsi, funge da contenitore per poter trasportare l’equipaggiamento necessario per il campeggio nautico, come la pesca, lo snorkeling o il kayak.
Di fronte ad essa troviamo l’entrata della cabina con letto sopraelevato e vista mozzafiato, armadio e libreria. Il bagno presenta il box doccia richiudibile, in modo da non occupare spazio quando inutilizzata ma allo stesso tempo consentendo la possibilità di riparare i sanitari dagli schizzi d’acqua in caso di utilizzo. Per terminare la plancia di comando si trova a prua con una grande vetrata che offre ampia visibilità.
Attraverso una scala esterna è possibile accedere al ponte superiore, dove possiamo trovare sia una zona prendisole che una zona attrezzata con sedute dove con il biocamino a gas, si ha la possibilità di preparare un pranzo/cena all’aperto con la cottura di alimenti sulla griglia, vivendo così un’atmosfera tipica del campeggio. Anche sul ponte superiore è presente una piccola zona di comando a scomparsa, ed inoltre si ha la predisposizione di pannelli solari felssibili, un’opzione ecologica e sostenibile, che può contribuire a ridurre l’impatto ambientale della navigazione.