PREMIO DESIGN NAUTICO 2017 – Progetto “DELFINO”
Progettisti:
Germano Pecoraro
Nato e residente ad Ostuni (BR), si è laureato in architettura presso l’Università di Pescara nel 1999.
Si è, poi, specializzato in Industrial Design del Prodotto a Firenze, PhD in Vie e Trasporti al Politecnico di Bari ed è attualmente iscritto allo Ordine degli Architetti di Bari e socio di ATENA Aspronadi.
Nella propria vita professionale si è occupato di industrial design di prodotto (imbottito, furniture d., car d., nautica) e di progettazione architettonica.
Dal 2014 iscritto a First Build e Local Motors (USA).
Scheda Progetto
Nome del progetto: “DELFINO”
Architetto designer GERMANO PECORARO
INTRODUZIONE
Da una rapida ricerca di mercato emerge che l’attuale produzione di natanti da lavoro per uso portuale è basata sulla modifica e sull’adattamento di scafi esistenti di barche a motore dislocanti,motoscafi, RIB, piccole chiatte, catamarani a motore lacustri e LCM.
Le dotazioni di bordo spesso sono insufficienti per poter coprire tutte le esigenze e le necessità di un porto.
Queste imbarcazioni sono spinte da motori entro e/o fuori bordo a combustione interna. Sono rare le soluzioni ibride o elettriche.
ANALISI DELLE FUNZIONI E DELLE SOLUZIONI IPOTIZZATE
Dal bando del concorso si è estrapolato un “Elenco delle Funzioni“, il progetto ha cercato di soddisfare a tutte esigenze.
Esse sono (tra parentesi le specifiche tecniche):
1 – RIMORCHIO – sono necessarie le seguenti tre tipologie di manovra:
1.1 – Trazione (rimorchio tradizionale);
1.2 – Spinta (chiatte fluviali);
1.3 – Manovre laterali (spinta/trazione a +/-90°).
1.4 – (NOTA) APPARATO MOTORE E LINEA D’ASSI – esistono duealternative “ibride”: termico-elettrico e termico-idraulico. La propulsionein pod garantisce la massima manovrabilità.
1.4.1 – Termico-Elettrico:
1.4.1.1 – due motori termici (benzina o diesel … idrogeno?);
1.4.1.2 – due generatori elettrici;
1.4.1.3 – elettronica di potenza;
1.4.1.4 – tre eliche carenate-protette reversibili + motori elettrici inpod sterzabili sui 360°;
1.4.1.5 – pannelli foto-voltaici per le utenze di bordo.
1.4.2 – Termico-Oleodinamico:
1.4.2.1 – due motori termici (benzina o diesel … idrogeno?);
1.4.2.2 – due pompe idrauliche;
1.4.2.3 – due piccoli generatori elettrici calettati ai due motori termici;
1.4.2.4 – elettronica di potenza;
1.4.2.5 – tre eliche carenate-protette reversibili + convertitori dicoppia idraulici in pod sterzabili sui 360°;
1.4.1.6 – pannelli foto-voltaici per le utenze di bordo.
2 – ASSISTENZA ALL’ORMEGGIO – Questo natante deve svolgere la funzione di BUFFER tra le altre barche e le banchine portuali.
2.1 – Gestione cavi e catene (due gruette polifunzionali);
2.2 – Cavi elettrici vari barca-banchina e barca-barca (due gruettepolifunzionali);
2.3 – Rifornimento e scarico liquidi vari (acqua dolce, carburanti, acquegrigie e nere, … tubolature varie + gruette);
2.4 – imbarco/sbarco disabili (sedie a rotelle; gruetta + sedile omologatoCE).
3 – SOLLEVAMENTO CATENE – gestione delle catene di ormeggio:
3.1 – sollevamento (una o due gruette polivalenti);
3.2 – trasporto (… o traino chiatte per) catene sul ponte di coperta.
4 – PULIZIA ACQUE PORTUALI E ANTI INQUINAMENTO – L’attrezzatura dibordo deve essere in grado di pulire le acque dei bacini portuali etamponare piccoli inquinamenti:
4.1 – aspirazione acque sporche/inquinate (due bracci laterali retrattili);
4.2 – filtraggio acque sporche (pompe e filtri);
4.3 – raccolta rifiuti e liquidi inquinanti (cloache, pompe, vasche eserbatoi);
4.4 – circoscrizione e delimitazione delle aree sporche/inquinate (banne galleggianti);
4.5 – rilascio solventi (spruzzatori in pallet).
5 – SOCCORSO E ANTI INCENDIO – si è cercato di elencare tutto lospettro possibile degli interventi di emergenza in un porto e/o nelle sueimmediate vicinanze (in Categoria C):
5.1 – illuminazione (fotoelettriche);
5.2 – segnalazione (lancia razzi e fumogeni);
5.3 – comunicazioni verbali (altoparlanti);
5.4 – primo soccorso sanitario (kit d’emergenza);
5.5 – trasporto feriti (una o più barelle);
5.6 – anti-incendio (due cannoni A.I.);
5.7 – osservazione video e IR (visori in plancia e su drone);
5.8 – trasporto e lancio salvagenti (anche col drone);
5.9 – trasbordo feriti elicotteri (piazzola);
5.10 – trasporto e rilascio/recupero piccola imbarcazione d’appoggio(gruetta, argano e tender).
6 – TRASPORTO PERSONE – L’unità deve essere in grado di trasbordare alcuni passeggeri tra barca-barca e tra barca-pontile:
6.1 – persone abili (sedili ribaltabili);
6.2 – disabili (spazio per sedie a rotelle e gruetta);
6.3 – categorie speciali (neonati, donne in cinta, anziani, … , maniglie, mancorrenti, bordi anti-scivolo, cordoni “uomo in mare”, … , TBD-to-bedesign);
6.4 – trasporto feriti (in caso di emergenza una o più barelle).
7 – A questo elenco (richiesto dal bando di concorso) ho aggiunto la PICCOLA MANUTENZIONE e RIPARAZIONE – si propone una piccola officina pallettizzata, da imbarcare all’occorrenza sul ponte di coperta.
8 – L’imbarcazione debitamente smontata delle attrezzature può essere trasportata su un rimorchio stradale di 9.0 x 2.5 metri (cassone).
Relazione descrittiva.
Si è cercato di integrare su un piccolo scafo dislocante catamarano (LOA 8.96, Bmax /BWL 3.0/2.5 metri ) diverse funzioni specifiche per i porti turistici.
Da prua verso poppa sono stati inseriti: una piccola rampa tipo LCM, un primo pozzetto circolare con 3-4 sedili ribaltabili, una gru multiuso per i disabili, barelle, catene, banne a-inquinameno e altri piccoli carichi; sul lato sinistro c’è uno primo cannone anti-incendio.
A centro nave vi è un altro pozzetto ribassato, atto al recupero della gente in mare, trasporto/trasbordo persone e cose; il centro nave è coperto da un ponte superiore per un drone, le antenne TLC e unapiazzola per le operazioni di recupero a mezzo vericello da un elicottero da soccorso in hovering; il ponte superiore è protetto dauna rete anti-caduta. Sui due lati a centro nave vi sono due bracci retrattili anti-inquinamento.
Verso poppa è collocata la plancetta e un terzo pozzetto con un secondo cannone anti-incendio e una seconda gru per le catene e le banne a-inquinamento; nel volume poppiero vi è una rimessa per unpiccolo tender.
Propulsione e manovrabilità.
Sono previste due soluzioni alternative: termico-elettrico (due motori termici, con frizione, generatoreelettrico, batterie, tre pod rotanti 360° con un motore elettrico el’elica) e termico-idraulico (due motori termici, trasmissione, pompa idraulica, tre pod rotanti 360° con un convertitore di coppia el’elica). Sono previsti tre pod orientabili sui 360° come sui rimorchiatori.
Ai due motori termici sono calettati a mezzo frizione le pompe anti-incendio e/o aspirazione delle sostanze inquinanti dalmare.
Styling.
La forma a doppia onda riprende il saltare sull’acqua tipico dei delfini.
LAY-OUT
Elenco apparati propulsivi, elettrici, oleiodinamici e idraulici.
Il progetto presentato fà riferimento a questo elenco (nelle duearchitetture propulsive).
1 – motori termici (benzina, diesel, o … idrogeno);
2 – frizione (meccanica o idraulica);
3 – riduttore;
4 – generatore elettrico (CC o CA);
5 – pompa idraulica;
6 – elettronica di comando;
7 – piccolo generatore per apparati ausiliari (o pannelli fotovoltaici);
8 – gruppo di continuità e batterie;
9 – timoneria idraulica oppure elettrica (motori passo passo);
10 – distributori idraulici;
11 – pod sterzanti 360° con elica e motore elettrico;
12 – pod sterzanti 360° con elica e motore idraulico;
13 – gru elettrica (elettro-idraulica);
14 – gru idraulica (elettro-idraulica);
15 – elettropompa A.I. (oppure calettata al motore termico);
16 – pompa con motore idraulico A.I. (oppure calettata al motoretermico);
17 – utenze elettriche a Bassa Potenza.